giovedì 30 settembre 2010

my english life

heyia! eccomi qui dopo un po' di giorni...la vita qui procede benissimo e paradossalmente penso che la persona a cui mi sto legando di più è proprio la mia host mum, sono sicura che tornando in italia sentirò molto la sua mancanza. lei non è una che si pone ad un livello diverso da te, non si pone come una "mamma", parliamo tantissimo di ogni genere di argomento come se fossimo delle amiche, ci divertiamo insieme e beviamo insieme ahahah
ieri sera siamo uscite con le sue amiche, anche loro simpaticissime, sotto alla pioggia ballavamo e cantavamo le canzoni di usher, snoop dog e via dicendo. abbiamo mangiato messicano e abbiamo (hanno) bevuto come le fogne ahahahha il bello è che questi inglesi non si ubriacano mai!! O.O
oggi inizio il corso in fashion e sono un po' agitata perchè ho paura di non capire tutto, spero che ci siano altri stranieri così il prof sarà costretto a parlare un po' più piano. ma al tempo stesso sono supereccitata e non vedo l'ora! :D
con l'inglese va un po' meglio nella comprensione anche se nell'esposizione sono ancora una frana, sto cercando di apprendere l'accento britannico e a parlare tutta "wraità, draivà" ma ogni volta che apro bocca mi esce quel terribile accento italiano. il prof dice che noi italiani quando parliamo sembra che cantiamo, loro inglesi hanno un tono tutto basso, senza alti e bassi, molto boring diciamo. la cosa che sbaglio più spesso è quella maledetta "h" forte che usano per dire ad esempio "Here" o "House" e la "th" per dire "think", "thought" etc. per non parlare delle "s" che le metto dove nn vanno e nn le metto dove vanno. vabbè piano piano migliorerò, intanto sto imparando un bel po' di parole nuove. traendo le somme sono sicura che 10 settimane non sono sufficienti per migliorare il mio livello ma quello che ho fatto qui in 3 settimane non l'ho fatto all'univ in mesi di lezioni.
adesso vado che oggi è una giornata moooolto piena, a presto gente!

venerdì 24 settembre 2010

un giorno fortunato

ciao mondo! allora in questi giorni sono successe un po' di cose...

innanzitutto ho lasciato il "lavoro" al primo giorno per una serie di motivi...era mooolto stressante, bisognava fare tutto velocemente, nel frattempo intrattenere i clienti e ricordarsi anche cosa prendevano in modo tale da non doverlo chiedere la volta successiva che venivano in negozio...che poi dico: ma gli inglesi mangiano sempre lo stesso panino? non si stufano di mangiare sempre lo stesso identico panino ogni santo giorno? mah...mistero...

in tutto ciò, dettaglio da non trascurare, il boss mi aveva messo al reparto veggies, il che vuol dire che a fine mattinata avevo le mani che puzzavano di cipolla...inutile l'amuchina, il sapone, le salviette detergenti e chi più ne ha più ne metta...l'odore è andato via giusto la mattina successiva.

dopo aver inviato altri curriculum nella mia zona disperatamente e senza ricevere alcuna risposta ho deciso che forse è meglio che mi concentro in un solo settore e nn li mando random. l'unico settore "abbordabile" che mi sarebbe utile è quello dell'abbigliamento, quindi domani penso proprio che andrò dalle parti di camden a cercare lavoro come commessa.

intanto tra una settimana esatta inizia il mio corso al London College of Fashion e non sto nella pelle, sono spaventata dal fatto che probabilmene capirò il 10% di quello che diranno i prof ma cmq sono motivata e ce la metterò tutta.

poi penso che il corso di inglese che sto frequentando mi sia utile per il semplice fatto che mi permette di imparare parole nuove, migliorare la grammatica etc. ma in quanto a pronuncia non ci siamo. io torno a casa motivata, cercando di parlare tutta "neicià (nature), fiucià (future) etc" come mi hanno inseganto a scuola e mary mi dice che quello nn è il corretto modo di pronunciare ma era giusto come lo dicevo io prima -.-'

di altre cose, che dire, sto conoscendo tanta gente e piano piano si stanno approfondendo i rapporti, quindi devo dire che tutto procede per il meglio.

oggi sono andata al centro commerciale Westfield, che dicono sia il più grande di europa, beh io ci sono stata circa 3 ore e mezza e nn l'ho visto tutto. per di più ho trovato una svendita fantastica da hollister, che di solito non aderisce neanche ai saldi, e ho comprato 2 thisrt e un top a 30 sterline! da non crederci, costavano 20 sterline ognuno!

poi, dopo lezione, decido che non mi bastano i piedi sanguinanti e i polpacci doloranti dei giorni passati, scendo una decina di fermate prima dal bus facendo tutta la strada restante a piedi. incappo nell'apertura di un nuovo negozio molto "ciuoè io amo la natura", che vende vestiti e posate di carta al modico prezzo di ottantordici (cit.VanessaDiVirgilio)sterline l'uno. la cosa positiva in tutto questo è che ho magnato e bevuto a sbafo, roba da gourmet, roba chic per intenderci. il sommelier ti versava il vino (io ho preferito prendere una sorta di minicocktail analcolico altrimenti nn trovavo la strada per casa) mentre tu fingevi di essere interessata ad un golfino di cartapesta antiestetico al massimo.

that's all people, full stop!

domenica 19 settembre 2010

parlando con il cuore

salve a tutti, è passata una settimana da quando sono qui e devo dire che è davvero volata: le giornate qui sono pregne di eventi, di cose da fare, di chilometri da macinare, di cose da vedere, da sentire e da dire. anche se per questi ultimi due punti ho molto da migliorare.

lunedì inizierò il mio periodo di prova da Subway e devo dire che sono abbastanza spaventata perchè il boss vuole mettermi subito al banco, a contatto con i clienti. sicuramente cercherò di mettercela tutta, perchè mi pesa troppo farmi mantenere dai miei genitori, sopratutto considerando che qui la vita è carissima e i soldi volano che neanche te ne rendi conto. ho bisogno di un po' di indipendenza e cercherò di ottenerla ad ogni costo.

sicuramente questa esperienza mi sta facendo capire tante cose, mi sta mettendo alla prova e mi sta facendo capire come funziona il mondo. io non sono una tipa che sembra spaccare tutto ma sto comunque riuscendo ad andare avanti cacciando le piccole unghie che ho e grattando piano piano fino a lacerare i muri che mi si pongono davanti.

era proprio necessario questo salto nel vuoto, ho passato tantissimi anni ad andare avanti per la mia strada senza pensare alla direzione che avrei preso quando sarei arrivata al bivio. ora sono al bivio, devo decidere cosa fare della mia vita, soprattutto considerando quello che il mondo mi offre, e sono sola con me stessa, mi sto ascoltando e sto cercando di capirmi.

ovviamente il mio motore sono i miei affetti, quelli che ho lasciato in Italia, la mia presente famiglia e colui che spero vivamente andrà a formare la mia futura famiglia. mi sento forte perchè non porto dietro solo la mia di forza, ma anche la loro. siamo una cosa sola e, se da un lato voglio godermi a pieno questa esperienza, dall'altro non vedo l'ora di tornare alla mia vita, non vedo l'ora di procedere con i lavori in corso della mia esistenza e uscire da questo piccolo limbo di Londra.

una cosa è certa: quando tornerò non sarà solo il mio curriculum ad essere più corposo, arricchito di corsi di studi e stupide esperienze lavorative, ma anche il mio bagaglio mentale (e probabilmente anche quello materiale XD) lo sarà.

giovedì 16 settembre 2010

da grande voglio fare l'inglese

rieccomi qui! questi giorni sono stati molto impegnativi e anche molto stressanti. Londra è fantastica ma ti impone dei ritmi velocissimi!
Ho fatto il test d'inglese e sono nel livello 4 (che io sappia ce ne sono 6). Le lezioni sono stranissime ma devo dire che è vero che il ripetere sempre le stesse cose ti fa imparare qualcosa. anche se la maggior parte delle cose le sto apprendendo a casa.
mi trovo benissimo con Mary anche se la sua casa cade a pezzi: oggi mi sveglio, apro le tende e la stecca mi rimane in mano, ci ho messo un'infinità per sistemarla.
Sua figlia mi ha anche dato una mezza assestata alla tv che ho in camera quindi avrò qualche svago in più la sera.
la cosa più difficile è trovare qualche amico non italiano, gli italiani quando ti vedono ti si attaccano subito addosso e la maggiorparte di loro esce solo con altri italiani, quindi è anche difficile trovare qualche italiano "esca" che ti serva come intermediario per giungere a persone di altre nazionalità.
sto sondando il terreno a scuola ma i miei compagni di corso non sembrano dispostissimi ad intrattenere relazioni, così tendo sempre di più ad approfittare della compagnia di Mary, infatti quando lei è a casa le sto sempre vicino e cerco di parlarle. devo dire che qualche piccolissimo miglioramento lo sto osservando.
inoltre credo che sia giunto il momento di trovarmi un lavoretto part time dato che qui i soldi davvero volano velocissimo. con un part time guadagnerei il doppio di quello che mi mandano i miei genitori e potrei concedermi qualche sfizio in più.
la vedo abbastanza difficile ma tentar non nuoce!
cmq londra è bellissima ed adoro il perenne ottimismo degli inglesi, lavorano miliardi di ore al giorno ma sono sempre sorridenti e pronti a scherzare. inoltre non è vero che nn ti ascoltano se sei straniero, io ho sempre trovato persone disponibilissime nei miei confronti, anzi, a volte ero io che volevo scappare da una determinata situazione perchè non ero in grado di esprimermi, mentre loro continuavano a chiedermi spiegazioni.
sono un popolo fantastico, instancabili e amanti della vita nel giusto modo. da grande voglio fare l'inglese!

lunedì 13 settembre 2010

brick lane e national gallery

goodmorning guys!

ieri sera ero troppo stanca per aggiornare il blog quindi lo faccio questa mattina, comodamente stravaccata nel mio letto aspettando che Mary (userò questo nome anzichè quello vero della signora perchè ho paura che legga il mio blog e vada a tradurre i pezzi in cui legge il suo nome per sapere cosa dico di lei. lo so, non sto bene!) esca per andare a lavoro. ci sono mattine in cui proprio non te la senti di svegliarti e concentrarti nel parlare in inglese, vorresti solo farti una bella chiacchierata in italiano con una persona che conosci da tempo.

ed eccomi qui, pronta a raccontarvi la mia giornata di ieri. sveglia alle 8.30 circa e colazione (per fortuna) con caffè italiano addolcito da uno strano zucchero puzzolente, una sorta di poltiglia marrone appiccicosa, lei sostiene che sia lo zucchero più naturale che c'è. boh, io ho i miei dubbi. la mia meta della mattina è brick lane market. c'è un unico problema: la domenica molti tratti delle metro sono chiuse quindi devo prenderne una alternativa che mi lascia a qualche fermata di distanza. fatto sta che arrivo a brick lane passando per spitalfields market. la parola d'ordine in questi mercati è multinazionalità. soprattutto per quanto riguarda i cibi, ho visto davvero stand con cibi di ogni nazionalità possibile ed immaginabile e gli inglesi prenderli d'assalto. visto che è ora di pranzo decido di buttarmi anche io su qualcosa di nuovo ma dato che sono molto difficile nei gusti sembro non trovare nulla che faccia al caso mio. fino a quando non vedo un stand di cibi thailandesi, essenziale e pulito come il giapponese che già conosco, con cibi poco conditi e semplici. decido di provare una sorta di palla di riso circondata da alga nori e con un gambero fritto all'interno. non mi pento della mia scelta! dopodichè proseguo per tutta brick lane che è piena di "negozi vintage", giuro che li guardo tutti ma per me sono più che altro "oldage": robaccia vecchia in sostanza. davvero, sembrano quei tipici vestiti che noi mandiamo alla caritas, nessuna occasione di roba di marca a prezzo stracciato, solo vecchiume che costa tanto! mi rifarò testando i charity shops, speriamo bene.

dopodichè prendo l'autobus per oxford circus, per poi prendere da li la metro per trafalgar square. ma prima uno stop da marks and spencer, pare che Mary abbia tutta la casa marchiata m&s, dai piatti, bicchieri e roba da mangiare, quindi decido di fare un giro nella food hall ma non trovo niente che mi soddisfi, solo le stesse cose che hanno da tesco ma con prezzi più alti. certo che però fa figo andare in giro con la bottiglietta d'acqua di m&s, quindi la compro insieme ad un pacchetto di patatine.

e poi giunge il momento: la national gallery. già nel momento in cui ci entri rimani a bocca aperta nell'ammirare i cieli a carrozza decorati e gli stucchi dorati. decido di sorvolare alcuni pittori ed andare dritto al sodo: Velazquez, pittori francesi e Veemer. quest'ultimo proprio non riesco a trovarlo, faccio due volte il giro del museo ma niente. alla fine sono stanchissima e decido di tornare a casa facendo prima una fermata da tesco per comprare gli ingredienti della carbonara ma riesco a trovare solo le uova e la pasta. dovrò accontentarmi del bacon e di un formaggio grattuggiato inglese. in realtà il parmigiano c'era, ma costava 17 sterline. a quel punto potevo regalare un anello d'oro a Mary.

adesso mi preparo, esco e vado in uno starbucks così pubblico questo post. poi mi aspetta il test d'inglese. auguratemi buona fortuna! :D

sabato 11 settembre 2010

primo giorno a Londra

eccomi qui, reduce dal mio primo giorno da londinese.

non so da dove cominciare, nella mia mente albergano un'infinità di emozioni contrastanti. ho dei momenti in cui vorrei mollare tutto e tornare in Italia, è stancantissimo parlare in continuazione in inglese e mi mancano i miei familiari, il mio ragazzo e i miei amici. ma ci sono dei momenti in cui sono contentissima perchè mentre cammino per strada londra la sento mia, è una città calorosa sia dal punto di vista architettonico sia per quanto riguarda le persone. dite che sono pazza? che gli italiani sono un popolo caloroso mentre gli inglesi sono freddi e diffidenti? vi faccio alcuni esempi che dimostrano il contrario. questa mattina mi alzo, dopo la chiacchierata con la mia padrona di casa, sua figlia e il suo adorabile nipotino di 1 anno e mezzo finalmente mi faccio una doccia (ebbene si la sera nn posso farmela dato che la luce del bagno non funziona come il 50% delle cose in questa casa ma la signora pare non curarsene, non ha neanche riposto la sua spesa nel frigo ieri, figuriamoci. ovviamente ci ho pensato io a metterle la spesa al suo posto, non osavo immaginare che fine avrebbe fatto. ma questi sono gli inglesi, indaffaratissimi e distratti!) esco e mi dirigo verso l'underground. una signora inglese mi viene incontro dicendomi che ho la sciarpa tra le gambe e che da dietro sembra che io abbia la coda. l'humor inglese! intanto mi ha risparmiato una figuraccia! in Italia l'avrebbero mai fatto? non credo.

secondo punto. mi reco in un mcdonald's per un gelato e per scroccare la connessione, i tavoli sono tutti pieni ma finalmente se ne libera uno. mi ci fiondo. dopo 3 secondi si presenta una famiglia inglese di colore che mi chiede se si può sedere con me. in un tavolo minuscolo eravamo superattaccati, mi sentivo a disagio inizialmente ma la signora mi sorride cordialmente e da da mangiare ai suoi bambini, la mia presenza non li disturba minimamente. contemporaneamente delle ragazze italiane restano in piedi aspettando che si liberi un tavolo. non si sognano neanche di occupare i buchi vaganti con degli sconosciuti.

fatto sta che oggi non mi sono fermata un attimo: sono stata al mercato di portobello road che è un insieme di "rubbish", come dice Lisa, ma molto folkloristico. è assurdo di come gli italiani siano ovunque, non potevo fare un passo che sentivo un italiano parlare a voce altissima come al nostro solito. poi mi dirigo a marble arch per comprare un po' di cose utili da primark (non ci entrate assolutamente dopo la prima mattina, stavo uscendo pazza per quanta gente c'era. il bello è che gli inglesi tirano dritti per la loro strada e tu devi strisciare tra la gente come un serpente. non ci sperare loro non si sposteranno mai!) per poi proseguire verso oxford street in direzione di piccadilly. una pausa per le mie gambe seduta in piazza ad osservare la gente che va e che viene poi di nuovo in cammino verso Covent Garden. ma sono stanchissima quindi riprendo la metro in direzione di south kensington concedendomi solo una piccola sosta per comprare un grazioso e buonissimo cupcacke in una bakery in old brompton road, a due passi da casa mia. per oggi è tutto gente, domani altra giornata di ozio e lunedì c'è il test di inglese!

martedì 7 settembre 2010

ricominciamo?



Salve a tutti. Negli ultimi tempi ho abbandonato il blog perché mi sembrava scontato e mi sentivo anche abbastanza stupida nel fare foto senza senso, senza un significato particolare nella mia vita.
Penso che gli abiti abbiano un’anima e amo ricollegarli a specifici momenti che per me hanno significato tanto. Quindi le foto costruite non fanno al caso mio, anche se adoro vedere quelle delle fashion blogger.
Nella mia vita ci sono state tante novità, la principale è che finalmente mi sono laureata. È stato un giorno fantastico ed ho ricevuto grandissime soddisfazioni. Direi che non poteva andare meglio. Ancora non riesco a crederci!
La seconda novità, che poi non è tanto una novità, è che sto per tornare a Londra. Ve l’avevo già anticipato qualche mese fa ma la news sta nel fatto che ci resterò per 10 settimane.
Questa situazione mi ha motivata a riaprire il blog trasformandolo in qualcosa di diverso. Un blog di vita londinese. L’intento è di rendere partecipi tutte le persone a me vicine che rimarranno a Pescara, sperando che possa essere gradevole da leggere anche per chi non mi conosce ma che è curioso di sapere cosa succede da un’altra parte del mondo. L’intento ultimo è anche quello di avere un diario che potrò rileggere una volta tornata qui, per aiutarmi a ricordare momenti che vivrò una volta sola nella vita.
Non so ancora se sarò munita di internet a casa, probabilmente ci vorranno dei giorni prima di sistemarmi per bene ma cercherò di aggiornare il più possibile il blog.
Tra tre giorni la partenza, sono tante le paure e le tristezze ma sono altrettanti gli entusiasmi radicati dentro me. Qui di seguito vi mostro delle foto che mi hanno colpita, che fanno capire come sento io Londra e come prospetto il mio soggiorno lì!Can’t wait!