sabato 11 settembre 2010

primo giorno a Londra

eccomi qui, reduce dal mio primo giorno da londinese.

non so da dove cominciare, nella mia mente albergano un'infinità di emozioni contrastanti. ho dei momenti in cui vorrei mollare tutto e tornare in Italia, è stancantissimo parlare in continuazione in inglese e mi mancano i miei familiari, il mio ragazzo e i miei amici. ma ci sono dei momenti in cui sono contentissima perchè mentre cammino per strada londra la sento mia, è una città calorosa sia dal punto di vista architettonico sia per quanto riguarda le persone. dite che sono pazza? che gli italiani sono un popolo caloroso mentre gli inglesi sono freddi e diffidenti? vi faccio alcuni esempi che dimostrano il contrario. questa mattina mi alzo, dopo la chiacchierata con la mia padrona di casa, sua figlia e il suo adorabile nipotino di 1 anno e mezzo finalmente mi faccio una doccia (ebbene si la sera nn posso farmela dato che la luce del bagno non funziona come il 50% delle cose in questa casa ma la signora pare non curarsene, non ha neanche riposto la sua spesa nel frigo ieri, figuriamoci. ovviamente ci ho pensato io a metterle la spesa al suo posto, non osavo immaginare che fine avrebbe fatto. ma questi sono gli inglesi, indaffaratissimi e distratti!) esco e mi dirigo verso l'underground. una signora inglese mi viene incontro dicendomi che ho la sciarpa tra le gambe e che da dietro sembra che io abbia la coda. l'humor inglese! intanto mi ha risparmiato una figuraccia! in Italia l'avrebbero mai fatto? non credo.

secondo punto. mi reco in un mcdonald's per un gelato e per scroccare la connessione, i tavoli sono tutti pieni ma finalmente se ne libera uno. mi ci fiondo. dopo 3 secondi si presenta una famiglia inglese di colore che mi chiede se si può sedere con me. in un tavolo minuscolo eravamo superattaccati, mi sentivo a disagio inizialmente ma la signora mi sorride cordialmente e da da mangiare ai suoi bambini, la mia presenza non li disturba minimamente. contemporaneamente delle ragazze italiane restano in piedi aspettando che si liberi un tavolo. non si sognano neanche di occupare i buchi vaganti con degli sconosciuti.

fatto sta che oggi non mi sono fermata un attimo: sono stata al mercato di portobello road che è un insieme di "rubbish", come dice Lisa, ma molto folkloristico. è assurdo di come gli italiani siano ovunque, non potevo fare un passo che sentivo un italiano parlare a voce altissima come al nostro solito. poi mi dirigo a marble arch per comprare un po' di cose utili da primark (non ci entrate assolutamente dopo la prima mattina, stavo uscendo pazza per quanta gente c'era. il bello è che gli inglesi tirano dritti per la loro strada e tu devi strisciare tra la gente come un serpente. non ci sperare loro non si sposteranno mai!) per poi proseguire verso oxford street in direzione di piccadilly. una pausa per le mie gambe seduta in piazza ad osservare la gente che va e che viene poi di nuovo in cammino verso Covent Garden. ma sono stanchissima quindi riprendo la metro in direzione di south kensington concedendomi solo una piccola sosta per comprare un grazioso e buonissimo cupcacke in una bakery in old brompton road, a due passi da casa mia. per oggi è tutto gente, domani altra giornata di ozio e lunedì c'è il test di inglese!

2 commenti:

  1. Ahahah mi hai fatto spisciare alè! La tipa della coda è un mito!!! :D

    Susususu forza e coraggio! E domani mentre fai sciopping, penZami!!!!!!!!

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  2. Aleeeeeeee!!!è da pochi giorni che sono tornata tra il popolo facebookiano e quindi non ho fatto neanche in tempo a capire che stavi partendo che già condividi i tavoli al mc.donald's!; )
    un grandissimo in bocca al lupo(un pò in ritardi)per la tua (spero)fantastica esperienza e mirracomando lunedì stendili tutti con il tuo inglese!non dimenticare il 30 preso eh!
    baciiiiiiiii
    ci sentiamo

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